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Presentazione

I tumori cutanei hanno mostrato un forte aumento della prevalenza negli ultimi decenni e attualmente rappresentano un terzo di tutti i tumori diagnosticati. Tra queste neoplasie il melanoma che si sviluppa nel 4% degli individui, nonostante le terapie innovative, presenta ancora un elevato tasso di mortalità. La diagnosi precoce ed il trattamento migliorano notevolmente i tassi di sopravvivenza per i pazienti affetti da tumori cutanei. Nell’ambito dei tumori epiteliali, il carcinoma basocellulare (BCC) è il tumore più comune nella popolazione caucasica e la sua incidenza continua ad aumentare. In generale, i BCC hanno buoni risultati se diagnosticati e trattati precocemente. Tuttavia, l'1-10% dei pazienti svilupperà una malattia avanzata a causa di ritardi nell'accesso al trattamento o di tumori aggressivi che potrebbero essere refrattari alla terapia. I carcinomi basocellulari localmente avanzati (laBCC) sono tumori estesi, aggressivi o ricorrenti che hanno il potenziale per invadere i tessuti circostanti. Il trattamento richiede un approccio multidisciplinare in cui possono essere prese in considerazione diverse modalità tra cui chirurgia, radioterapia, inibitori della via Hedgehog (HHI) e immunoterapia. Gli HHI sono il trattamento sistemico di prima linea per i BCC localmente avanzati che si sono ripresentati dopo un intervento chirurgico o per i pazienti che non sono candidati a intervento chirurgico o radioterapia. Nel 2021 è stato anche approvato dalla FDA l’utilizzo del PD1-inibitore, Cemiplimab, come seconda linea di trattamento per i pazienti con laBCC precedentemente trattati con HHI o per i quali l'uso di HHI non è appropriato. Il carcinoma cutaneo a cellule squamose (SCC) è una delle forme più comuni di cancro. Sebbene la maggior parte dei CSCC abbia una buona prognosi e sia trattata con successo con l'escissione chirurgica, un sottogruppo di pazienti con CSCC ad alto rischio può recidivare e morire a causa di malattia localmente avanzata o metastatica. È rilevante identificare le lesioni ad alto rischio tra tutti gli altri CSCC a basso rischio per la corretta gestione diagnostica e terapeutica. La chemioterapia ottiene per lo più risposte di breve durata che non portano a un effetto curativo e sono associate a gravi tossicità. Nel maggio 2020, l'inibitore del PD-1 cemiplimab è stato approvato dalle autorità regolatorie per il trattamento del carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato; successivamente, anche l’altro anti-PD-1, il pembrolizumab ha ricevuto l'approvazione da parte della FDA. Gli SCC sono più aggressivi di altri tipi di cancro della cute e possono invadere gli strati più profondi e metastatizzare. Nell’ambito dei non-melanoma-skin-cancer sono incluse anche le lesioni precancerose, note come cheratosi attiniche, oggi si stima che il 60% delle persone di età superiore ai 40 anni presenti almeno una cheratosi attinica. Nei pazienti caucasici a pelle chiara, la prevalenza aumenta con l’età, variando da meno del 10% nelle persone di età compresa tra 20 e 29 anni, fino ad arrivare a 75% e più nei pazienti di oltre 80 anni. Le opzioni terapeutiche sono varie, da trattamenti chirurgici come la crioterapia o la laserterapia a terapie topiche, immunomodulanti, mitostatici, terapia fotodinamica, antinfiammatori e nuove molecole ancora più efficaci stanno per arrivare nell’armamentario terapeutico.  Poiché l'aumento dei tassi sia di incidenza che di mortalità è stato particolarmente evidente con il melanoma, sono state destinate risorse significative alla ricerca finalizzata alla diagnosi precoce e ad una conoscenza più approfondita della malattia. La dermoscopia, la microscopia confocale, sono solo alcune delle modalità che vengono impiegate per migliorare la diagnosi non invasiva. I linfomi primitivi cutanei rappresentano un gruppo eterogeneo di linfomi a fenotipo B e T che mostrano notevoli differenze nell’espressione clinica, istologica, immunofenotipica e prognostica differenti dai linfomi primitivi nodali. Nuove terapie sono state approvate e proposte nella gestione terapeutica di questi linfomi.

L’obiettivo di questo tutorial è quello di aggiornare i medici dermatologi, oncologi, ematologi, radioterapisti, anatomo-patologi, e medici di medicina di base, sulle evidenze scientifiche pubblicate di recente a supporto dell’efficacia e sicurezza dei nuovi approcci farmacologici per le diverse forme di neoplasie cutanee e nelle loro diverse fasi di crescita, con presentazione anche di casistica clinica. Il tutorial prevede lezioni teorico-pratiche frontali con focus su melanoma, su non-melanoma-skin-cancer, su linfomi, carcinoma di Merkel.

Programma

Informazioni

Obiettivo formativo

2 - Linee guida - protocolli - procedure

Procedure di valutazione

Test di valutazione a risposta multipla

Secondo la Normativa Ministeriale in materia ECM, ai fini dell’acquisizione dei crediti formativi, è necessario aver seguito il 90% delle attività congressuali in oggetto

Lingua

Italiano

Responsabili

Responsabile scientifico

  • Prof. Luca Bianchi
    Direttore Clinica Dermatologica Policlinico di Roma Tor Vergata
  • EC
    Dott.ssa Elena Campione
    Docente presso Università di Roma Tor Vergata

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Anatomia patologica
  • Dermatologia e venereologia
  • Ematologia
  • Medicina generale (Medici di famiglia)
  • Oncologia
  • Privo di specializzazione
  • Radioterapia
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